I miei cassetti dovevano essere chiusi questa settimana. Non c’erano precedenti tra Paganese e l’Ilvamaddalena, formazione sarda di scena domenica al “Torre”, la più antica del panorama calcistico dell’isola,essendo stata fondata nel 1903. Invece sono costretto, purtroppo, a ricordare una giovane vita che è stata spezzata in queste ore da un male carogna, quella dell’ex portiere della Paganese Raffaele, per tutti Lello, Masullo. Classe 1978 tra qualche giorno, il 25 ottobre, Lello avrebbe festeggiato il 44° compleanno. Ha girovagato con i suoi guantoni tra Lanciano, Isola Liri, Sapri, Pagani, Mazara del Vallo, Torre Annunziata, Praia e Nola tra le tappe più importanti di una carriera terminata a 33 anni.Proveniente dal Sapri approda nella seconda stagione dell’era Trapani, serie D 2004-’05, a 26 anni con il compito di guardare le spalle al giovane Rosario Cosimo, under destinato ad essere titolare vista la regola degli under. Parte però titolare Lello Masullo, con Cosimo non al meglio della condizione e bloccato da un infortunio. Era la Paganese del tecnico Cosimo De Feo che, a dispetto dell’anno precedente, contese la promozione sino alla fine al tandem Sapri-Modica con la formazione siciliana che alla fine approdò in C2. Masullo esordì, con la casa azzurrostellata, il 5 settembre 2004 sul neutro di Avezzano contro la Casertana, padrona di casa, con la Paganese che vinse 1-2 con doppietta di Romano.L’abbraccio del “Torre” lo ebbe sette giorni dopo battendo il Siracusa per 3-1, mentre alla terza giornata dovette raccogliere il pallone del gol vittoria di Genova, approdato alla Paganese l’anno dopo quella della promozione in C2, nella trasferta di Adrano, in Sicilia. Alla quarta giornata cedette il posto all’esordiente Cosimo nella gara casalinga vittoriosa con la Rossanese. Rientrò alla nona giornata a Pomigliano, 2-1, e rigiocò alla 15esima nella sconfitta di Trapani, 3-2. Chiuse la sua unica stagione a Pagani nell’ultima di campionato, il 15 maggio 2005, nel pareggio interno.2-2, con il Modica che vinse il campionato. Quelle 6 presenze e quella stagione, bastarono per farne apprezzare il professionista serio e meticoloso e amante del proprio lavoro. Una stagione che lo rese protagonista anche se dietro le quinte, Ciao Lello !
Peppe Nocera