“I CASSETTI DELLA MEMORIA”: ATLETICO URI-PAGANESE

Ho aperto tutti i cassetti della memoria ma non ho trovato tracce di incontri precedenti con l’Atletico Uri. Prima assoluta quindi domenica prossima nel piccolo centro, circa 3000 abitanti, in provincia di Sassari ,dove si recherà la Paganese di mister Giampà e lo farà da capolista, anche se in coabitazione con la rivelazione Pomezia.L’Atletico Uri è stato fondato nel 1963 ma solo nell’ultimi anni ha effettuato l’ascesa calcistica, vincendo campionati a ripetizione raggiungendo la serie D che disputa, quest’anno, per la seconda stagione ospitando le gare interne, sul sintetico del “Camp Nou Ninetto Martinez”, inaugurato qualche anno fa. La formazione del tecnico Massimiliano Paba è una rosa giovane, con una media di 22 anni, che nell’ultimo turno ha brindato alla prima vittoria stagionale, imponendosi,1-2, nel derby sardo in esterna contro il Sarrabus Ogliastra. Riaprendo qualche vecchio cassetto, già con l’Arzachena fu una “prima visione” per i tifosi azzurri, che mai avevano visto incrociare i tacchetti con l’undici biancoverde come lo sarà, questa stagione, anche con il Sarrabus Ogliastra e l’Ilva Maddalena. Ma nella storia della Paganese, comunque, c’erano stati altri precedenti con formazioni sarde ed avvennero all’inizio del nuovo millennio. Era la stagione 2000-’01, la Paganese era fresca di ritorno in serie D e venne inserita nel fatidico girone G che comprendeva, oltre le società campane, anche le laziali e le sarde. il primo faccia a faccia avvenne proprio sull’isola e la Paganese, del presidente Mimmo Lombardi e del tecnico Piero Santin, sbarcò ad Olbia per affrontare i bianchi di mister Bagatti il 15 ottobre del 2000. Quella prima sfida tra la Paganese ed  una formazione sarda, terminò con il più classico dei pareggi 0-0. La domenica successiva invece ci fu il battesimo a Pagani per la prima formazione isolana al “Torre”, ossia l’Arbus.Partita ostica per gli azzurostellati che superarono la resistenza dell’undici di mister Martinez solo al 92′, con una rete di Maurizio Porcu. Oltre ad Olbia ed Arbus il plotone di sarde era costituito anche da Tavolara, isola del comune di Olbia che giocava anch’essa al Nespoli di Olbia , Villacidrese, la prima delle sarde in classifica che si piazzò al quinto posto, Tempio Pausania e Selargius, unica formazione sarda che retrocesse in quel campionato, con Internapoli, che perse lo spareggio con il Sorrento, Ercolano e Scafatese.

Peppe Nocera

Gli ultimi articoli

Seguici